Nella maggior parte degli albergue c’è possibilità di cucinarsi qualcosa da mangiare.

In tutti i paesi sede di albergue, anche piccoli o piccolissimi, esistono locali in cui cenare, con menu detti “del peregrino” o “del dia”: sono menu a prezzo fisso.    I prezzi sono generalmente contenuto fra gli 8 e i 12.   Vengono serviti un primo, secondo, pane, bottiglia di vino o bibita, dolce o frutta. La quantità e la qualità sono generalmente buone.
La cucina offerta è abbastanza simile a quella italiana.  Il menu comprende sempre vino o acqua e può consistere in:

  • un primo piatto: sopa (zuppa) di verdura, legumi, insalate con tomate (pomodori) e atún (tonno) o bonito (varietà di tonno), asparragos (asparagi), a volte anche pasta;
  • un secondo: pechuga de pollo (petto di pollo), cerdo (maiale) o ternera (vitello) o lomo (lombata alla plancha (piastra) asado (arrosto) guisada (stufata), pimientos rellenos (peperoni ripieni), trucha (trota), pescado (pesce), merluza (nasello atlantico), cocido de carne (spezzatino di carne);
  • contorno: patate, alubias (fagioli), judías verdes (fagiolini verdi), insalata;
  • dessert: yogurt, helado (gelato), arroz con leche (riso con latte), flan (budino), tarta (torta), nata (crema), frutta.

Ottimo il vino, rara (e in genere costosa) l’acqua gasata.   Se si desidera un menu di livello superiore occorre cenare in un ristorante (restaurante / mesón).

I pellegrini si mettono in viaggio molto presto (dalle 5 alle 7).    Un tempo era impossibile trovare bar aperti per fare colazione: teniamo conto che in Spagna il sole sorge più tardi che in Italia (un’ora e più) e quindi gli orari di apertura degli esercizi subiscono questo slittamento.    Negli ultimi anni però lungo il cammino gli esercizi commerciali si sono adeguati agli orari dei pellegrini.   Se non si vuole rischiare di camminare a stomaco vuoto è però opportuno informarsi presso l’hospitalero degli orari di apertura la sera precedente.

Per la colazione (desayuno) nei bar di solito si trova: café con leche (caffelatte), cortado de leche o de café (latte o caffè macchiato), café corto (ristretto), brioches, tortine dolci, tostada (pane tostato) con tomate (pomodoro) o mantequilla e mermelada (burro e marmellata), o aceite (olio), churros (frittelle), pasticceria confezionata.

Durante il giorno i pellegrini fanno una o più soste consumando bocadillos (panini) con jamón (prosciutto) di vario tipo, in ordine ascendente di pregio e di prezzo: iberico, serrano, de bellota, pata negra; con chorizo (salame con paprica), con queso (formaggio). Non mancano mai le tortillas (frittate di patate e uova). E poi frutta: manzana (mela), melocotón (pesca), platano (banana), albaricoque (albicocca), uva, kiwi, pera.    Tutti i bar sono comunque attrezzati per servire qualcosa da mangiare.

Ogni paese è dotato di almeno una fontana: in genere l’acqua è buona e molto fresca, tranne in alcuni tratti della parte centrale (mesetas)

CONSIGLI PER L’ALIMENTAZIONE

Alcuni consigli per alimentarsi sul cammino

  • colazione: assumere carboidrati e zuccheri con poco saccarosio e molto fruttosio, caffellatte con biscotti, meglio ancora con fette biscottate, marmellata, miele, eventualmente frutta
  • a metà giornata: carboidrati (pane, crackers, fette biscottate) e frutta (no zuccheri o cioccolata)
  • alla sera: prevalentemente proteine – carne rossa o bianca, pesce, formaggi, verdura, pane, vino frutta
  • bere molto, prima ancora di sudare ed avere quindi sete, soprattutto con temperature ambientali elevate; in caso di forte sudorazione mangiare molta frutta e/o assumere integratori salini