arousa

Pagina curata da Giovanni Conzadori
giovanniconzadori@alice.it

Tra le ristampe degli antichi carteggi che di tanto in tanto notiamo appesi negli  albergue municipali dei principali cammini di Santiago si può vedere talvolta quello raffigurante la “Ruta del Mar de Arousa e del Rio Ulla”; lo troviamo vicino alle illustrazioni di cammini ben più conosciuti e calpestati quali il Francese, il Portoghese, la Via de la Plata ecc.

È un cammino altresì noto come “Ruta Maritima” e commemora l’entrata in Galizia via mare della salma di S. Giacomo il Maggiore, martirizzato in Gerusalemme dal re Erode e posto da alcuni suoi discepoli sulla  “Barca de Pedra” che fece rotta nel Mediterraneo.  La storia, o leggenda, riportata in alcuni testi medievali tra i quali spicca per importanza ed autorevolezza il Codex Calixtinus, è avvincente, singolare nella sua narrazione, tanto da meritarne la lettura integrale. In poche parole ci racconta di come, la barca col corpo di Santiago proveniente da Jaffa (Palestina) sia entrata nella Rias (fiordo) del piccolo Mar de Arousa, per poi risalire il fiume Ulla e in seguito il suo affluente Sar e attraccare dopo pochi Km nel porto di Ira Flavia presso Padròn (nella cui chiesa possiamo osservare il cosiddetto “pedròn”, la pietra alla quale venne legata e ancorata la “barca de pedra”). Qui fu scaricato il corpo e trasportato fino al bosco Libredón dove finalmente i discepoli,  non prima di aver superato prove di ogni tipo, dettero all’Apostolo degna sepoltura. Iniziò così il culto del Santo, per poi essere dimenticato e riscoperto attorno all’800 dal monaco eremita Pelayo che in sogno vide una moltitudine di stelle cadere sul campo ove secoli prima era stato sepolto il corpo di S. Giacomo. Iniziarono immediatamente gli scavi e si trovarono i resti di una antica sepoltura (attribuita subito al Santo) affiancata a destra e a sinistra da altre due tombe più piccole (imputate ai suoi fedeli discepoli Teodoro e Attanasio). Quel campo venne chiamato Compostela (da Campo delle stelle), e l’edificio che iniziò a sorgere, la cattedrale di Santiago.

Dopo questa doverosa premessa possiamo capire quanto la Ruta Maritima sia importante riguardo la storia Jacobea. Ogni scampolo di questo territorio potrebbe, nel 44d.C., aver assistito al lento e mesto transito della famosa Barca, e quindi qualunque porticciolo rientranza o attracco, imputato di aver, anche solo per una breve sosta, accolto e dato conforto ai discepoli pellegrini incaricati di tale compito.

A memoria di ciò, le rive nord e sud della rias sono costellate di Cruceiros rivolti verso il mare  recanti scene della Traslatio (il passaggio appunto della barca) oltre che immagini classiche di Gesù e Maria.

Il paesaggio è caratterizzato da rive basse che declinano dolcemente in acqua; questo piccolo mare altri non è che un ramo del Mare Oceano (l’Atlantico), reso pescoso grazie alle sue acque poco profonde e rinomato soprattutto per i Mariscos (frutti di mare, crostacei) di eccellente qualità esportati in tutto il mondo. La pesca ed il turismo sono le attività principali e danno lavoro insieme alla coltivazione della vite (da cui si ottengono gli ottimi vini Albariño e Ribeiro) alla maggior parte della popolazione residente.

È il tipico paesaggio marino, costellato da innumerevoli villaggi graziosi e ben tenuti, ognuno con il suo porto più o meno grande. Non mancano le officine di informazione turistiche presenti in quasi tutti i paesi importanti così come alberghi pensioni hotel ed ogni tipo di ristorante. I prezzi per pernottare e mangiare vanno incontro a tutte le tasche e senza spendere molto si possono trovare ottimi alloggiamenti in posti incantevoli. Abbondano anche i camping provvisti di tutti i servizi così come ogni tipo di negozi in grado di soddisfare tutte le esigenze di eventuali pellegrini. Non ci sono albergue municipali in quanto non è un cammino ufficiale e di conseguenza non viene nemmeno rilasciata la Compostela. Qualcosa in questo senso si sta però muovendo ed una parte della costa sud della rias entrerà a breve (se non ci è già entrata) a far parte dei cammini ufficiali come diversificazione del Cammino Portoghese. Chiamata “Variante Espiritual” dà la possibilità a chi proviene da Valença do Miño (o da Porto, o da Lisbona, o da Tui, o da Redondela ecc) una volta arrivato a  Pontevedra di scegliere se proseguire diritto per il cammino tradizionale (perciò per Caldas del Rey) oppure di deviare per i concellos di  Meis, Ribadumia, Cambàdos e Villanova, costeggiando una parte del mar de Arousa e poi il fiume Ulla e Sar prima di immettersi a Padròn sul Cammino Portoghese. In questo tratto dovrebbero già essere iniziate le segnalazioni con le classiche frecce gialle e preposto pure qualche luogo di accoglienza. Nessun problema in questo caso, da parte dell’officina del pellegrino di Santiago a rilasciare la Compostela ai pellegrini giunti dalle località sopracitate (anche se vale sempre la regola dei 100 km minimi necessari).

Riassumendo, la Ruta Maritima non possiede le caratteristiche degli altri cammini che conducono a Santiago: quelli sono percorsi che nei secoli portarono milioni di pellegrini a Compostella dalle loro rispettive regioni di appartenenza, questo invece è l’ultimo cammino fatto da S. Giacomo, o meglio dal suo corpo, per trovare sepoltura nella terra che lo vide per anni predicare il Vangelo. Ciò non vieta che partendo da Padròn si possano comunque percorrere a piedi i due lati della Rias, ammirare splendidi paesaggi, trovare ospitalità nelle strutture turistiche, godere degli ottimi cibi e dei vini e contemporaneamente assaporare la cultura locale spesso ben esposta e resa fruibile dalle tante strutture messe a disposizione degli interessati. Il tutto riuscendo a percorrere quasi sempre stradine di secondaria importanza, tranquille e poco trafficate molto presenti anche in questo tratto di Spagna; naturalmente, non essendo segnalizzate quali cammini ufficiali è sempre bene chiedere costantemente informazioni alla popolazione locale, gentile e disponibile. Il giro completo della Rias potrebbe richiedere dai sei ai nove giorni, dipende dalle tappe che intendiamo percorrere e da ciò che si vuole vedere. La possibilità di modulare a piacimento questo percorso non permette di fare una valutazione esatta dei km che potrebbero comunque essere 150 contando la partenza e l’arrivo da e a Padròn (escludendo l’ultima tappa di 25 km fino a Santiago). Anche se nulla è ancora ufficiale molteplici indizi contribuiscono a caratterizzare questi luoghi come parte integrante e perfezionante la grande storia del Cammino di Santiago.

A Santiago è comunque disponibile -presso l’officina del turismo- un piccolo opuscolo che illustra sinteticamente “el Camino del Mar de Arousa e Ulla” riassumendone brevemente la storia, quanto di interessante si possa trovare lungo le coste delle  Rias, e dove valga la pena fermarsi e cosa visitare; è una mini brochure utile ed interessante posta però nell’ottica di una rotta navale e non indica la possibilità di un cammino a piedi. Al momento non esistono guide come per gli altri cammini

Una accurata descrizione di questo cammino l’ha fatta il curatore di questa pagina Giovanni Conzadori, che lo ha percorso a piedi: cliccare sul link http://santiago.pellegrinando.it/varie/arousa.pdf

Qualche notizia su http://camino.xacobeo.es/caminos/ruta-del-mar-de-arousa-y-rio-ulla