Gosos a Santu Jagu

Dalla Pagina dedicata alle preghiere

I gosos sono dei canti devozionali e paraliturgici, di provenienza iberica, diffusi in Sardegna. La parola gosos e le sue varianti gotzos, cotzos (logudorese), gosi (gallurese) usati nel nord dell’isola derivano dal castigliano gozos, mentre al sud dell’isola le varianti goggius, goccius, coggius (campidanese) derivano dal catalano goigs (in algherese si chiamano nello stesso modo). E sia gozos che goigs derivano dal latino gaudium (=giaia).   Da Wikipedia.   Vedi anche il sito di Sardegna cultura.
Qui di seguito pubblico alcuni gosos scritti nel 2010 da Enrico Forteleoni, pellegrino sardo nato a Luras e residente a Carbonia.

Gosos a Santu Jagu de Compostela (lingua sarda)

Inno Sacro a San Giacomo de Compostela (lingua italiana)

Santu Jagu de Compostela
Non mi lasses in carrera (ritornello)A de notte o a de die
sempre sia cumpanzu a tie
in logu anzenu pellegrinu.
Accumpanzami in camminu
Santu Jagu gloriosu
a tie prego fiduciosuTue cumpanzu e su Segnore
sies su nostru intercessore
a sa Santa Trinidade
Dimanda pro nois piedade
Custa Santa Penitenscia
nos procure s’indulgentia
e a nois peccadores
nos peldonet sos erroresCun sa mama e su Signore
ses istadu bonu fizu.
Sies pro nois grande consizu
Santu Jagu protettore
beneighe prontamente
tottu custa brava zente
chi cun lettu, pane, e binu
assisti su pellegrinu

Santu Jagu e Compostela
Non mi lasses in carrera (ritornello)

San Giacomo da Compostela
non lasciarmi per la strada (ritornello)Sia di notte che di giorno
possa sempre essere in tua compagnia
pellegrino in contrade sconosciute.
Accompagnami nel cammino
San Giacomo glorioso
a te prego fiduciosoTu compagno del Signore
sia il nostro intercessore
e alla Santa Trinità
chiedi per noi pietà
Questa Santa Penitenza
ci faccia ottenere l’indulgenza
e a noi peccatori
perdoni tutti gli erroriCon la mamma del Signore
sei stato un buon figlio.
Sia Tu per noi buon consigliere
San Giacomo protettore
benedici senza indugi
tutta questa brava gente
che con letto, pane e vino
assiste il pellegrino

San Giacomo di Compostela
non lasciarmi per la strada (ritornello)

Lettera pastorale dei vescovi spagnoli e francesi

L’Agenzia S.I.R. (Servizio Informazione Religiosa) creata per iniziativa della Federazione Italiana Settimanali Cattolici e con il sostegno della CEI, ha pubblicato sul suo sito (http://www.agensir.it/) questa notizia:

VESCOVI FRANCIA E SPAGNA: LETTERA PASTORALE SUL CAMMINO DI COMPOSTELA

Una lettera pastorale per “ridare senso spirituale” al cammino di Santiago di Compostela al titolo “Il cammino di San giacomo: ricerca e incontro”.  La lettera è stata scritta dai vescovi francesi e spagnoli della diocesi nelle quali passa il percorso dell’antico pellegrinaggio.

È dal 2009 che su iniziativa di monsignor Barrio Barrio, vescovo di Compostela, i presuli dei due paesi si incontrano con lo scopo di promuovere insieme una pastorale comune di evangelizzazione sul Cammino di San Giacomo. Quest’anno, dopo anni di lavoro e confronto, sono riusciti a pubblicare il testo.

“Questo cammino – spiega monsignor Marc Aillet, vescovo di Bayonne – ha una specificità: è un cammino di fede e di comunicazione della fede. Fin dal Medioevo, questo cammino in qualche modo, ha plasmato l‘Europa, condividendo i valori dal Vangelo, attraverso le peregrinazioni di tanti pellegrini cristiani”. Questa matrice cristiana però, nel tempo e soprattutto oggi, ha perso il suo mordente. “Un certo numero di associazioni culturali, laiche e talvolta laiciste, così come i tour operator, si sono appropriate del cammino e lo hanno svuotato a poco a poco del suo significato spirituale per farne un cammino turistico e culturale come tanti altri”.

Da qui l’esigenza di fare del cammino di Compostela un cammino di evangelizzazione pur sapendo che il 70% delle persone che lo intraprendono non lo fanno per motivi religiosi. “Tuttavia – aggiunge il vescovo di Bayonne – sentiamo che intraprendere questo cammino significa manifestare una cerca ricerca di senso, un soffio nuovo nella propria vita, il desiderio di rompere con i ritmi accelerati di oggi per mettersi al ritmo della creazione, al passo dell’uomo. Ci sono molte testimonianza che ci dicono che sul cammino si vivono vari incontri, con Dio e con cristo”.

La lettera contiene un appello rivolto in modo particolare alle parrocchie che si trovano lungo il percorso di Compostela e alle comunità religiose che accolgono i pellegrini: “uscite sul cammino ed evangelizzare; accogliete coloro che incontrate, invitateli a visitare le vostre chiese, spiegate loro la fede e l’arte; aprite con loro spazi di dialogo, sosteneteli nel loro pellegrinaggio. Invitateli alla conversione del cuore, alla infinita misericordia di Dio attraverso la Parola e i sacramenti”.