Una nuova rappresentazione della Via Francigena: tutte le strade portano a Roma

Tutte le strade portano a Roma: è un modo di dire antico ancora oggi molto usato.   Da dove viene?   Probabilmente trae origine dall’efficiente sistema di strade dell’antica Roma, su cui in buona parte si basa l’attuale sistema viario italiano. Molte strade consolari partivano da Roma e quindi, se prese in senso contrario, “portavano a Roma”.   A questo proposito occorre ricordare che nel 20 a.C. l’imperatore Augusto (a quell’epoca curator viarum) fece erigere una colonna di marmo rivestita di bronzo dorato, nella quale (così sembra anche se non è del tutto sicuro) erano indicate le distanze da Roma delle principali città dell’impero romano.

In Germania un’equipe di designer esperti di mobilità (Benedikt Gross, Raphael Reimann e Philipp Schmitt  del Moovel Lab di Stuttgard) ha realizzato un complesso studio per rispondere alla domanda: tutte le strade portano a Roma? Sulla carta geografica d’Europa hanno individuato un reticolo 486.713 punti di partenza, quindi hanno ricostruito i diversi percorsi per raggiungere la capitale della cristianità.

Ecco quindi una bellissima carta dell’Europa che indica la rete viaria europea, quasi fosse il sistema vascolare di un organismo vivente, con Roma al posto del cuore. Ogni strada è rappresentata con un tratto più o meno marcato a seconda dell’intensità del traffico.   Possiamo considerarla una mappa europea per chi vuole realizzare un pellegrinaggio a Roma partendo dalla propria casa.

strade a roma low

 

(clicca sull’immagine per una più alta risoluzione)

La piccola storia di una anziana pellegrina belga

Vi racconto una piccola storia che mi ha raccontato “P.”, una persona che mi è amica.

E’ il 3 dicembre 1962, sono le 21.  Siamo nel piccolo ospedale di S.
P. è ancora nel suo ufficio.   Laureata da poco, è stata da poche settimane nominata direttore amministrativo.  E’ ancora inesperta: deve studiare attentamente le leggi e i regolamenti che regolano il funzionamento degli ospedali, i problemi che deve affrontare.   E’ normale quindi (almeno per lei) che si trattenga in ufficio fino a tardi.
Bussa alla sua porta l’usciere dicendole che c’è una signora anziana che ha bisogno di lei. E’ una signora belga, piccina, sui 70 anni, che porta le sue cose in un carrettino.   Dice di stare compiendo un pellegrinaggio da Bruxelles a Roma a piedi.  Siamo nella stagione fredda e ha bisogno di un luogo al coperto dove dormire

P. le propone di andare a casa sua, che è grande ed ha letti a disposizione.    No: lei si accontenta di dormire all’ospedale.
Allora le offre di dormire sul divanetto del suo ufficio.  No: lei ha la sua stuoia. E’ una pellegrina e dormirà per terra.   Stare al coperto è quello di cui aveva bisogno: di altre comodità può fare a meno.
P. insiste, ma non c’è nulla da fare.

La lascia nel suo ufficio e va a casa: verrà molto criticata per questo gesto di accoglienza e di fiducia (una sconosciuta in un ufficio, di notte, in ospedale!!!).
La mattina dopo, al suo rientro, la signora se n’è andata.  Le ha lasciato un biglietto, scritto con calligrafia precisa sul retro di una immaginetta di Padre Pio.
Questo il testo, che fa riferimento al colloquio avuto la sera prima con P.:

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pellegrina belga
clicca per ingrandire

Sì – Anormale. Contrariamente alla maggioranza degli umani della nostra epoca io so che la vita ci è stata donata da Dio. Creatore di tutto quello che esiste. Egli ci ha donato sulla terra ogni libertà di servirlo o no.
Alla fine di questa vita noi saremo giudicati, non soltanto sul male che noi avremo fatto, ma anche sul bene che noi avremmo dovuto fare e che non abbiamo fatto.   Ognuno secondo la propria situazione e quello che nostro Signore s’aspettava da noi.
Quello che Lui mi chiede, Egli lo chiede molto raramente.
La gioia che il mondo non trova nei vani piaceri del mondo e che io possiedo prova bene che io sono nella verità.
Sarzana 3-4 dicembre 1962
Bruxelles-Roma a piedi
J. Cormanne Varhamme

Nella nota a pié pagina: Charles de Foucauld non dormiva forse per terra? che importanza ha questo per voi?

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P. ricorda che, qualche settimana, dopo ha visto pubblicata su un quotidiano (non ricorda quale) la foto della pellegrina in Piazza San Pietro.   Ricorda anche che non era il primo suo pellegrinaggio: le sembra che fosse il quinto.

E’ una storia accaduta 53 anni fa, di una pellegrina belga.   E’ una storia minima, ma che credo valesse la pena di proporre a chi la saprà apprezzare.

L’almanacco del giorno

Segnalo una pagina di questo sito che non molti conoscono e frequentano: è quella dell’Almanacco del Giorno

Non c’entra nulla con i cammini, d’accordo: è una pagina mia personale, un po’ all’antica se vogliamo, quando erano di moda gli almanacchi.

Per ogni giorno dell’anno si trovano informazioni sul sole (alba e tramonto), sulla luna, sul segno zodiacale.   Sono citati il santo del giorno, le feste religione dei cattolici, degli ebrei, dei musulmani.   Sono indicati i principali avvenimenti storici accaduti nel giorno.   E infine propongo la canzone del giorno: testo e link per ascoltarla su Youtube.

Visitate questa pagina e, se volete, mandatemi un commento.

I pellegrini scrivono

Salvatore  (aragornSH@libero.it) ha il blog “Narrabondo”.   Una sezione è dedicata al racconto dei suoi cammini di Santiago:

  • – da Sarria a Santiago – 2015
  • – da Porto a Santiago – 2014
  • – da Leon a Santiago – 2013
  • – da Saint Jean a Santiago – 2011
  • – da Irùn a Santiago – 2012
  • – da Santiago a Finisterre – 2012

Questo il link: https://narrabondo.wordpress.com/diari-dei-miei-cammini-di-santiago/

Per chi vuole ricevere la newsletter

Chi vuole ricevere la newsletter deve chiedere l’iscrizione al servizio compilando una apposita scheda: http://www.pellegrinando.it/servizi-utili/newsletter/

Recentemente ho fatto una radicale revisione delle liste degli iscritti cancellandone molti perché le newsletter inviate tornavano indietro.    Molti infatti hanno cambiato indirizzo email, o hanno abbandonato quello vecchio, o hanno la casella postale piena che così non accetta ulteriori messaggi, o hanno indicato indirizzi aziendali configurati per respingere le email provenienti da newsletter.

Chi non riceve più la newsletter deve quindi inscriversi nuovamente.

 

Due nuovi punti di accoglienza sulla Via Francigena

 

borgoprevide2Tappa Berceto / Passo della Cisa / Pontremoli

Marco e Marzia hanno aperto l’Eremo Gioioso, un B&B lungo la Via Francigena, nel borgo di Previdé.   La collocazione è interessante perché permette di spezzare in due la tappa tra il passo della Cisa a Pontremoli.   Per informazioni http://francigena.info.   Tel 0187.1874911, 3355647227 Marco, 3283142916 Marzia

 

Tappa Siena / Ponte d’Arbia

Dal  24 Agosto 2015 è operativo un nuovo punto di Accoglienza  Pellegrina sulla Via Francigena: si tratta di Casa Marcellina, al civico 192 nell’antico borgo di CUNA (Siena).

cunaLa Grancia di Cuna, antico granaio fortificato, è la principale attrattiva storica che è possibile trovare  nella tappa SIENA-PONTE D’ARBIA.

Il punto di accoglienza è aperto esclusivamente su prenotazione al 338 6167279 e 333 5299131 e dispone di:

  • 5 posti letto;
  • uso di cucina con dispensa rifornita per prepararsi una cena pellegrina e la prima colazione;
  • 20 euro a persona

Casa Marcellina  è  sulla via Francigena, di fianco alla porta/torre di uscita dal piccolo borgo di Cuna (vedi foto)

Accoglienza Pellegrina!!!!    Ad accogliervi una pellegrina del Cammino di Santiago di Compostela!!!   Però attenzione!! La prenotazione va effettuata preferibilmente il giorno precedente l’arrivo

Nuovo ostello a Garlasco, lungo la Via Francigena

A Garlasco (Pavia), presso la Fondazione Exodus di don Mazzi in via Toledina 3, proprio sul tracciato della Francigena, c’è una nuova casa del pellegrino. La comunità ha messo a disposizione un appartamento con circa 10 – 12 posti letto, cucina, sala, bagni per l’ospitalità a donativo.   La struttura si trova in una cascina vicino al paese; ci si arriva attraverso una strada sterrata e accoglie ragazzi, adolescenti in fase di recupero o segnalati dalle autorità giudiziarie.   Per i ragazzi l’ospitalità del pellegrino può essere un elemento in più di aggancio con la realtà della Francigena e con il mondo del cammino, tutto ciò non può che portare “salute”.

CASA DEL PELLEGRINO