Il santuario e le pietre di Muxía

MUXIA2Il promontorio di Muxia è un luogo di grande suggestione: enormi pietre, levigate e arrotondate dal movimento imperversare incessante del mare e del vento ed una chiesa, costruita a poche decine di metri dall’oceano: il santuario de la Virgen de la Barca.  Numerose sono le leggende attorno a queste pietre e al Santuario, legate a San Giacomo ed anche a riti magico-religiosi precristiani.

La chiesa.  Le sue origini risalgono al secolo XI, ma è stata ricostruita più volte: l’aspetto attuale è del XVIII secolo.
Secondo la tradizione, in questo luogo San Giacomo stava un giorno pregando affinché le popolazioni di quella zona cessassero di essere ostili alla sua predicazione.    Mentre pregava scorse una barca che si avvicinava: a bordo c’era la Madonna che rincuorò l’apostolo dicendogli che le sue preghiere erano state esaudite, che il suo compito in quei luoghi era ormai esaurito e che quindi doveva ritornare a Gerusalemme.   La Madonna regalò una sua immagine a San Giacomo che costruì in quel luogo un piccolo altare attorno al quale fu edificato poi il santuario.   L’imbarcazione della Madonna era di pietra: i resti rimasero lì, sul promontorio.
La notte di Natale del 2013 un fulmine ha provocato un incendio che ha prodotto gravi danni: il più rilevante è stato la distruzione completa del retablo dietro l’altare maggiore. Nel maggio 2015 sono stati completati i lavori di restauro e la chiesa è stata riaperta al pubblico.

Las pedras santas Sin da tempi antichissimi le grandi pietre sono state oggetto di culti pagani. Sono presenti dappertutto: in Europa ve ne sono molte in Galicia, in Francia e in Gran Bretagna.  Particolare importanza hanno le pietre oscillanti, che stanno in un equilibrio tale che l’applicazione di una forza anche minima fa sì che si muovano o che oscillino.   Nel promontorio di Muxía alcune di queste pietre hanno una importanza prevalente in considerazione della loro forma e dimensione.

Muxia1La pedra de abalar (pietra che balla). Ha una circonferenza di 30 metri, uno spessore fra i 15 e i 30 cm e una lunghezza di m 8,70 e un peso di 8 tonnellate.  Data la sua forma si dice che fosse lo scafo della barca della Madonna. E’ una pietra oscillante: se una persona vi sale sopra e si muove la pietra “balla” producendo un cupo suono.     In Galicia si dice che la pietra balla quando vuole, che talvolta non si muove anche se più persone vi salgono sopra, o anche che talvolta balla da sola: questo è un presagio di disgrazie.   Si dice che un tempo vi si facevano salire sopra gli accusati di reati: la pietra che non si muoveva era testimonianza di colpevolezza.   Si usava anche per provare un eventuale infedeltà tra coniugi.Si dice che durante la guerra Castilla / Portogallo del 1475/79 la pietra non si mosse mai.  E infine si dice che quando alcuni ladri si introdussero nel santuario per rubare arredi sacri la pietra iniziò a ballare producendo un rumore così forte da attirare l’attenzione dei muxiani che riuscirono a sventare il furto.
Nel dicembre 1978 se ne ruppe un pezzo durante un furioso temporale.  Di nuovo il 6 gennaio 2014 durante un altro temporale la pietra scivolò un poco e se ne ruppe un altro pezzo.   Nel 2015 sono stati eseguiti studi che hanno portato allo spostamento della pietra nella primitiva posizione.

La pedra dos cadrís o dos riñones (pietra dei reni) ha la forma di un rene: le si attribuiscono proprietà curative.  Secondo la leggenda costituiva la vela della barca.  La pedra do timón era invece il timone.

C’è poi la Pedra ou furna dos namorados (pietra o grotta degli innamorati), ai piedi della quale gli innamorati sig giurano amore eterno.

Per maggiori informazioni:
http://www.concellomuxia.com/ca/web/index.php?dep=6&mod=inf&idc=24
http://www.lavozdegalicia.es/noticia/carballo/muxia/2016/01/06/pedra-abalar-sigue-solucion-definitiva-dos-anos-romperse/0003_201601C6C3991.htm
http://narradoresdelmisterio.net/leyenda-da-pedra-de-abalarvirgen-de-la-barca-muxia-pedraspiedras-de-abalardos-cadrisdo-timondos-namorados/
https://www.youtube.com/watch?v=lMuVqJriVts
https://www.youtube.com/watch?v=RrQp4Io15yE

Notizie e curiosità dal cammino – n. 4

LAVORI DI MIGLIORAMENTO IN MOLTI TRATTI DI CAMMINO – UN DIBATTITO APERTO
Uno dei problemi più dibattuti negli ambienti delle Associazioni del degli amici del Cammino, presenti in moltissime città spagnole e in genere molto attive nel promuovere il cammino nei diversi aspetti, è quello legato al rifacimento di alcuni tratti di cammino.
Spesso le amministrazioni locali fanno eseguire lavori di allargamento di sentieri, di eliminazione di tratti sassosi o fangosi per migliorare la percorribilità.   In questo modo, obiettano alcuni, si perde il fascino di molti antichi tracciati, specialmente quelli che si svolgono nel bosco.  Il cammino però, ribattono altri, è più comodo e molti tratti diventano accessibili ai disabili motori.
I giudizi negativi di alcuni non fermano un processo che è in atto e che pare inarrestabile e che sta portando ad un miglioramento annuale del tracciato dei vari cammini.

A SARRIA DISPOSIZIONI SEVERE PER GLI ALBERGUES
A causa della nota e dibattuta norma “dei 100 km” il paese di Sarria (102 km da Santiago) rappresenta il punto di partenza per una grandissima quantità di pellegrini.    Naturale quindi che siano stati aperti numerosi albergues (oltre 20). Chi è passato da Sarria avrà notato la quantità di biglietti, cartelli, pubblicità varia attaccati nei posti più disparati.   Avrà anche notato la presenta di frecce gialle che indicano albergues o anche bar, locande, negozi.
Pessima immagine, dice la sindaca, che ha emanato disposizioni per il severo rispetto della norme comunali che regolano la pubblicità degli esercizi commerciali.

CHIUSA PER LA STAGIONE INVERNALE LA VIA ALTA DA SAINT JEAN PIED DE PORT A RONCESVALLES
La chiusura durerà sino al 31 marzo 2017 e trova motivo nelle condizioni di sicurezza che non sono garantite nella stagione invernale.    Nella prima tappa del Cammino Francese si passa dai 154 metri slm di Saint Jean ai 1423 del Col de Lepoeder per scendere poi ai 950 di Roncesvalles.
Capitano spesso condizioni meteorologiche che rendono problematico il transito: pioggia, neve, vento, nebbia.   Numerosi sono i pellegrini che smarriscono la direzione o che non riescono più a procedere.    Spesso questi eventi sono legati ad una preparazione fisica sommaria o ad una attrezzatura inadeguata.   Numerosi sono gli interventi di soccorso che ogni anno vengono attivati, con grande dispendio di risorse e talora in condizioni di pericolo per gli stessi soccorritori.
Queste condizioni hanno indottole autorità locali a proibire il passo: i pellegrini dovranno percorrere la via bassa che segue il tracciato della strada statale.

inglesePRESTO LA COMPOSTELA ANCHE PER CHI PARTE DALLA CORUÑA
Chi percorre il Camino Inglés parte solitamente da Ferról, distante 119 km da Santiago.   Pochi partono dalla Coruña, posta sul lato opposto della stessa ria: la città dista infatti solo 75 km da Santiago e quindi non viene rilasciata la compostela a chi parte da lì.
L’alcalde della città si è recentemente incontrato con Segundo Pérez, decano del Capitolo della Cattedrale, chiedendo di concedere la compostela anche se non sono stati percorsi i fatidici 100 km.    Pare che la richiesta sia stata accettata: i pellegrini partiti dalla Coruña, una volta giunti a Santiago, dovranno effettuare un percorso aggiuntivo per visitare i luoghi jacobei della città.   Le disposizione saranno formalizzate e rese pubbliche tra breve.

Pellegrini alla Marcia della Pace Perugia / Assisi

Il 9 ottobre 2016 abbiamo partecipato alla Marcia della Pace Perugia / Assisi portando sue striscioni: “Pellegrini di Santiago testimoni di pace” e “Di qui passò Francesco – i suoi pellegrini araldi di pace”.
Avevamo lanciato l’iniziativa pubblicando un invito ai principali siti e forum italiani che si occupano di cammini: hanno aderito il sito “Di qui Passò Francesco” e il “Forum dei Pellegrini Libreria Urso di Avola”.
Numerosi pellegrini si sono raccolti sotto lo striscione camminando assieme a noi.   Ecco alcune foto dell’evento.

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El Camino Olvidado

Senza titolo-1Olvidado, cioè dimenticato.   E’ anche chiamato Camino viejo o Camino de la Montaña.

In realtà è un cammino in fase di studio e organizzazione: la sua origine storica si basa sugli itinerari percorsi dai pellegrini che affluirono a Santiago dal X al XII secolo, quando gli arabi occupavano non solo il sud e il centro della Spagna ma anche molte zone del nord.  Dalle poche fonti che descrivono o quantomeno citano questi itinerari si ricava che le prime vie di pellegrinaggio affrontavano necessariamente la Cordillera Cantabrica con percorsi difficili dati i dislivelli da affrontare, i fiumi da attraversare, le avversità atmosferiche di una regione fredda e piovosa.

Il primo itinerario fu quello che ora è chiamato “Camino Primitivo”, utilizzabile da chi abitava in Asturias o da chi giungeva in nave sulle coste cantabriche e su quell’itinerario procedeva a piedi.

Un altro itinerario partiva dalla Navarra e dai Paesi Baschi e si sviluppava sulle pendici meridionali della Cantabria, stando quindi lontano dalle Mesetas, all’epoca ancora occupate dagli Arabi o sede di conflitti. Giunto a Villafranca del Bierzo il cammino continuava sul tracciato attualmente praticato.   E’ quello chiamato ora Camino Olvidado o Camino Viejo o de la Montaña. Mano a mano che il processo della Reconquista avanzava questo cammino fu sempre meno praticato a favore del Camino Francés che evitava le montagne passando nelle colline della Navarra e della Rioja e poi nelle mesetas della Castilla.

Diverse Associazioni, assieme alle comunità locali interessate, stanno in questi anni lavorando per riscoprire questi antichi tracciati basandosi sui pochissimi documenti esistenti ma anche sulle tracce indirette lasciate dalla presenza di monasteri, santuari, chiese, ermite, hospitali.

Per maggiori informazioni si possono visitare questi siti:
http://www.elcaminoolvidado.com/
http://www.viejocaminodesantiago.com/
http://www.gronze.com/camino-de-santiago/caminos/el-camino-viejo-de-santiago/informacion

 

Una visita al Café Iruña a Pamplona

I pellegrini che hanno percorso il Cammino Francese avranno probabilmente visitato la bella città di Pamplona.   Sulla centrale Plaza del Castillo si affaccia il Café Iruña (è il nome di Pamplona in lingua basca): in Italia lo chiameremmo “caffè storico”.  Fondato nel 1888 fu il primo locale della città illuminato con la luce elettrica.

E’ un elegante locale, molto vasto, arredato con sedie, tavoli, lampade dell’epoca, grandi specchi.  Costituisce ancor oggi un punto di incontro per i pamplonesi e, pur nella sua eleganza, è frequentato da persone di ogni ceto.  In questo caffè era solito fermarsi lo scrittore Ernest Hemingway che qui scrisse molte pagine dei suoi libri: Fiesta, Addio alle armi, Per chi Suona la campana.   A lui è dedicato, a lato del locale il “Rincon Hemingway”, un angolo a lui dedicato con foto ed una statua in bronzo a grandezza naturale.

Il Café Iruña propone un ottimo e completo “menu del dia” a 14,50 €: consiglio i pellegrini di regalarsi una serata in un locale così bello.

Il 7 maggio 2010, giornata europea dell’opera, i componenti del coro “Premier Ensemble” de AGAO – Asociacion Gayarre Amigos del la Opera de Navarra – mescolati fra le persone presenti nel locale, hanno cantato a sorpresa alcuni brani di musica lirica tratti dalla Boheme, Nabucco, Carmen.  Di quell’evento è disponibile un bel video visualizzabile su Youtube.

Anche in Italia una fonte del vino

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Chi ha percorso il Cammino Francese dall’inizio sarà certamente passato dal Monastero di Irache, solo 2 km dopo Estella (Rioja).  Accanto al monastero c’è l’azienda vinicola “Bodegas Irache”.   Per i pellegrini che passano l’azienda ha realizzato nel 1991 un luogo di sosta con due fontane: da una sgorga l’acqua, dall’altra il vino per rinnovare la tradizione secondo la quale il Monastero, essendo stato in passato molto ricco, riuscisse ad ospitare i pellegrini sfamandoli e dissetandoli adeguatamente.   La regione peraltro è da sempre vocata alla produzione del vino Rioja.

Il 9 ottobre 2016 una azienda italiana, la Cantina Dora Sarchese di Villa Caldari, frazione del Comune di Ortona, ha inaugurato una struttura analoga a beneficio dei pellegrini che percorrono il cammino di San Tommaso, che da Roma raggiunge Ortona.

Corsi per hospitalero nel 2017

Nell’anno 2017 il gruppo di Accoglienza Pellegrina organizzerà due corsi di formazione per hospitaleri:
Vercelli 17, 18 e 19 marzo
Valpromaro 7, 8 e 9 aprile

Qualora le richieste di partecipazione lo giustificassero verrà organizzato un terzo corso:
Garlasco 21, 22 e 23 aprile

Gli hospitaleri così formati potranno prestare la loro opera in Italia presso gli ostelli di Vercelli e Valpromaro e in Spagna negli albergue gestiti dalla Federación Española de Asociaciones de Amigos del Camino de Santiago – http://www.caminosantiago.org/cpperegrino/hospitaleros/cursos.asp

Per informazioni sui corsi scrivere a accoglienzapellegrina.corsi@gmail.com.

I diari dei cammini di Mario

Mario è un infaticabile pellegrino che, negli ultimi anni, ha camminato a lungo collegando le tre grandi mete di pellegrinaggio della cristianità: Roma, Santiago e Gerusalemme.   Di queste pellegrinaggi ha messo a disposizione accurati testi nei quali dà dettagliate informazioni oltre ad un puntuale giornaliero diario.
– il Verso Gerusalemme, dal Transitum Padi, sulla Via Francigena sino alla Via Egnatia a Durazzo
– la Via Micaelica, da Roma a Siponto sperimentando alcuni percorsi, verificandoli, proponendo varianti. Cammino percorso con Anacleto e Rinaldo (2007).
– la Via Egnatia, dall’Adriatico a Istanbul.   Oltre 1000 km del cammino verso Gerusalemme.  Cammino percorso con Anacleto e Rinaldo (2008).
– la Traversata dell’Anatolia, da Istanbul ad Antiochia. Cammino percorso con Anacleto e Rinaldo (2009).
– la Via delle Rose, da Antiochia a Gerusalemme. Cammino percorso con Anacleto e Rinaldo (2010).
– la Via Lusitana, da Lisbona a Santiago (2007)
– la Via Francigena da Canterbury a Vercelli, ricollegandosi così al cammino Lourdes / Roma già percorso (2012).
– la Via Tolosana da Arles a Lourdes percorsa nel 2008.
– da Lourdes a Muxia, attraverso il cammino del Nord, percorso nel giugno/luglio 2013.
– la Via Micaelica dalla Sacra di San Michele a Mont Saint Michel, in Normandia.
– il Cammino del Levante da Valencia ad Astorga, percorso nel maggio 2016

L’Orden del Camino de Santiago

L’Orden del Camino de Santiago fu costituito in Spagna nel secolo XII come Ordine Religioso e Militare per proteggere i pellegrini che si recavano a Santiago de Compostela, con compiti analoghi all’Ordine dei Cavalieri Templari, ai Cavalieri del Tau, all’Ordine di San Giacomo di Altopascio, ai Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni in Gerusalemme, e altri ancora.  Nei secoli alcuni ordini furono soppressi o cambiarono denominazione.  La Chiesa cattolica riconosce solamente il Sovrano Militare Ordine di Malta e l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

Ma torniamo al nostro Ordine di Santiago, che nel 1482 fu annesso alla corona di Spagna.  Fu abolito dalla “Prima Repubblica” nel 1873 e dalla “Seconda Repubblica” nel 1931.   Fu poi reintegrato da Re Juan Carlos I come “organizzazione nobiliare, onorifica e religiosa”.

Il distintivo dell’Ordine è una croce latina rossa che simula una spada a forma di giglio nel manico e nelle braccia. Ad oggi l’ordine conta 1107 aderenti, in grande maggioranza uomini.
Oltre che spagnoli ci sono “ambasciatori” appartenenti a 17 altre nazioni.  Ambasciatore per l’Italia è Valentino Pisegna.  I soci appartengono all’alta società: scorrendo l’elenco disponibile sul sito dell’Ordine si trovano molti sindaci, parlamentari, imprenditori, funzionari statali, giornalisti, docenti universitari, banchieri, professionisti, parroci, operatori turistici.  Non sono dichiarate professioni di rango “modesto”: operai, impiegati o appartenenti a professioni equiparabili, pensionati.   Secondo quanto apparso su diversi quotidiani e riviste spagnole apparterrebbero all’ordine anche personaggi “illustri” quali l’ex sindaco di New York Rubens Bloomberg, l’attore Micheael Douglas, il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy.   Solo Rajoy è presente nell’elenco ma è indicato come semplice ministro, il che fa supporre che l’elenco non sia aggiornato.

La sede dell’Ordine e in luogo niente male: addirittura l’Hospital de Reyes Catolicos, l’edificio storico a lato della cattedrale di Santiago, in Praza de Obradoiro, attualmente adibito a parador di lusso.   Chi è interessato può chiedere di essere ammesso compilando un form sul sito dell’ordine: http://www.ordendelcaminodesantiago.es/solicitud-de-admisioacuten.html

Per chi desidera approfondire:
http://www.ordendelcaminodesantiago.es
https://es.wikipedia.org/wiki/Orden_de_Santiago

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Notizie e curiosità dal Cammino – n. 3

GARANTITO OGNI VENERDI’ IL RITO DEL BOTAFUMEIRO
Per il quinto anno consecutivo la Municipalità di Santiago, la locale Camera di Commercio e la Asociación Hosteleria Compostela hanno stanziato 4.000 € per garantire che ogni venerdì, al termine della messa delle 19:30, venga garantita la effettuazione del rito del.

IN CAMMINO UNA CAROVANA DI PELLEGRINI CON CARRI E ASINI
A Fuenterroble de Salvatierra, un piccolo paese nei pressi di Salamanca sulla Via de la Plata, il parroco è don Blás, un prete “speciale” che, negli anni, ha creato una grande struttura polivalente semplice ma estremamente accogliente Vi si svolgono attività parrocchiali, ma è anche un albergue per pellegrini, e soprattutto è divenuta un centro di una serie di iniziative di promozione dei vari cammini. La Asociación de Amigos del Camino de Santiago Vía de la Plata, che ha sede nella casa parrocchiale di don Blás, organizza ogni anno una carovana di pellegrini con carri trainati da muli che si mette in cammino. E’ un centinaio di persone che cammina con l’assistenza di un camion con i viveri. Generalmente chiedono ospitalità nelle palestre. Nel 1999 il primo cammino: da allora ne sono seguiti molti altri in Spagna, Portogallo, in Italia (Via Francigena), Gerusalemme. Quest’anno sono andati sui Picos d’Europa, nelle Asturias (costa nord della Spagna). Per il prossimo anno c’è in programma un cammino in Italia, lungo la Via Micaelica

LA COMPOSTELA A CHI HA PERCORSO ALMENO 300 KM: UNA PROPOSTA
La competenza al rilascio della Compostela è della Cattedrale di Santiago. Le norme vigenti prevedono che la compostela venga rilasciata a chi abbia percorso almeno 100 km a piedi. L’applicazione di questa norma ha fatto sì che un numero elevatissimo di persone, soprattutto nei mesi “caldi” del cammino (luglio e agosto) si concentri sul tratto terminale del Cammino di Francese. La Fraternidad Internacional del Camino de Santiago (FICS), associazione che raggruppa esperti del Cammino di Santiago appartenenti a 28 paesi, ha proposto, in una riunione tenutasi nell’agosto scorso, che la compostela venga rilasciata a chi ha percorso almeno 300 km. “La norma attuale – infatti -punta solo a attirare una quantità elevata di persone, con rilevati ricadute economiche ma pregiudica lo spirito pellegrino e mette in crisi la tradizionale ospitalità jacobea”.

IL CAMMINO D’INVERNO RICONOSCIUTO UFFICIALMENTE
Il “Camino de Invierno” costituisce una variante del Camino Francés e permette a chi percorre il cammino nei mesi invernali di raggiungere Santiago attraversando territori posti a basse quote e con un conseguente clima più mite. Il cammino inizia a Ponferrada e va a seguire il corso del rio Sil passando per i territori di Valdeorras, Monforte, Deza ed Estrada. Sono in tutto 210 km. Con legge regionale la Galizia ha dichiarato questo cammino “Ruta de peregrinación oficial a Compostela” elevandolo quindi al rango degli altri e più conosciuti cammini.

CANI ABBANDONATI LUNGO IL CAMMINOAPACA
Sembra incredibile ma il fenomeno esiste. A proporlo con forza sono alcuni alcalde (sindaci) delle comunità galleghe prossime a Santiago, dove il fenomeno è più avvertibile, e per le quali la cattura, il trasporto in canile ed il mantenimento costituisce un onere economico eccessivo. Il fenomeno è confermato da APACA – Asociacion Protectora de Aminais do Camiño – che ha lanciato una campagna per chiedere ai pellegrini di essere responsabili e non di non dar mangiare agli animali né coccolarli: in questo caso è frequente che i cani si disorientino, non siano più capaci di tornare alle loro case e vadano con loro. Non permettano dunque che il cane li segua ma chiamino le autorità oppure che lo adottino se si tratta di un cane abbandonato (naturalmente questa è una soluzione praticabile solo dagli spagnoli). Resta da chiedersi il perché di tanti cani abbandonati. Comunque è stato osservato che in alcuni casi i pellegrini raccolgono i cani pensando siano randagi per poi abbandonarli nelle ultime tappe