Pubblicati due nuovi libri

“In81ab643941-copertina cammino per Santiago – storie, pensieri, incontri” di Gianni Amerio” – Un’esperienza di vita così intensa e ricca da spingere l’autore a volerla condividere: un diario quindi, e molto di più – Torino 2015 ISBN 978-88-7136-598-5   Edizione L’Età dell’Acquario – http://incamminopersantiago.it/

 


SITOluciani“Il peso dell’armatura” di Alessandro Luciani – Non un diario, non il racconto di un’esperienza di cammino ma un racconto nato durante la recente esperienza di cammino e a questo intimamente connessa.   Ibiskos Editrice Risolo, Empoli 2015, ISBN 978-88-546-1247-1. www.ibiskoseditricerisolo.it

Incontro di formazione e informazione sul Cammino di Santiago – settima edizione – 5 e 6 marzo 2016

In cammino … verso il Cammino di Santiago – Settima edizione

Insieme per trovare la strada giusta.   Prepararsi all’esperienza del Cammino

5 e 6 marzo 2016 – Sarzana (SP) – Centro “La Missione” – Via Carducci

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  • Il cammino di Santiago.   Cos’è?    E’ un pellegrinaggio cristiano: e chi non è cristiano ci può andare ugualmente?
  • Ma dov’è Santiago de Compostela?
  • Partire: sì, ma perché?   Cosa mi aspetta?  Sarà un’esperienza positiva? Cosa mi darà?  Sarà troppo faticosa? Sono troppo anziano per farla?
  • Ma occorre percorrerlo tutto?    O basta fare gli ultimi km?
  • Cosa incontrerò?  Ce la farò?  Riuscirò a farlo tutto?   Mi devo allenare?
  • Ma ci sono pericoli? E una donna sola?
  • In che periodo andare?   Andare soli o in compagnia?
  • Quanti km si faranno ogni giorno?   E dove si dorme?   Quanto soldi occorrono?   Io non so lo spagnolo: avrò problemi?

Queste sono solo alcune delle mille domande che si fa chiunque pensa di affrontare questa esperienza.  Questo incontro, giunto alla settima edizione, ha per obiettivo quello di dare qualche risposta, di orientare chi sta progettando il suo cammino, di fare chiarezza su informazioni sbagliate e idee fuorvianti che purtroppo girano, soprattutto sulla rete.
L’incontro sarà tenuto da Luciano Callegari, titolare del sito www.pellegrinando.it.
E’ articolato in due giornate per potere senza affanno e sotto diverse angolazioni esaminare le varie tematiche del Cammino e dare spazio alle domande dei partecipanti.

I partecipanti potranno scegliere se dormire presso strutture ricettive presenti nelle vicinanze (verrà in seguito fornito un elenco) o dormire e cenare presso la struttura stessa che ospita l’incontro.

Nella struttura sono disponibili locali riscaldati, bagni e docce ma non sono a disposizione letti: ciascuno dovrà provvedere a portarsi sacco a pelo, brandina o materassino.    Per chi ne è sprovvisto posso mettere a disposizione un numero limitato di materassini (circa 10: farne richiesta all’atto dell’iscrizione).  Consiglio di fruire di questa opportunità per contenere i costi, per utilizzare al meglio il tempo a disposizione, per favorire la socializzazione dei partecipanti.  D’altra parte la condivisione del luogo in cui si dorme anticiperà una situazione comune in cui ci si troverà costantemente negli ostelli del Cammino.

Il numero massimo di partecipanti all’incontro è di 120.   Il numero massimo di posti disponibili per cena e alloggio è di 50.    Per ragioni di sicurezza e di ricettività della struttura i numeri massimi indicati saranno rigorosamente rispettati.

Questo il programma di massima:


sabato 5 marzo

14:00  Apertura dei lavori.   Programma della giornata.   Introduzione al tema.
14:30  Il Cammino di Santiago.  La storia.  Il pellegrinaggio antico e quello moderno.  Cosa ha di speciale?  Cammino o trekking?  Cosa ci si deve aspettare.   Le opportunità che offre.   Un cammino verso l’essenzialità.  Pellegrini o turisti.   Approfondimenti sui temi generali del cammino.
16:30  Pausa
17:00  Presentazione delle foto di un cammino completo.   Le foto saranno commentate e con l’occasione saranno fornite informazioni sui luoghi, sulle caratteristiche e specificità del cammino
19:00  Chiusura dei lavori.   A seguire cena comunitaria nella struttura che ci ospita, passeggiata per le vie del centro storico di Sarzana
notte Si potrà dormire nella struttura che ci ospita, nella sala conferenze o in strutture esterne scelte dai singoli partecipanti.


domenica 6 marzo
08:00  Gli aspetti organizzativi e pratici: l’allenamento, la scelta delle attrezzature, il viaggio di avvicinamento, i soldi, la credenziale, la scelta del periodo, ecc.
Libero dibattito
12:00/12:30  Chiusura dell’incontro

La partecipazione all’incontro è gratuita: sarà richiesto solo un contributo per le spese della cena e una libera offerta a favore della struttura che ci ospiterà.

Per evidenti esigenze organizzative è indispensabile prenotarsi tramite email all’indirizzo incontro@pellegrinando.it  indicando:
– Nome e cognome
– Data di nascita
– Luogo di provenienza
– Indirizzo email e numero di telefono
I posti verranno assegnati in ordine di iscrizione fino ad esaurimento delle disponibilità.
Successivamente saranno fornite informazioni più dettagliate sulle modalità per raggiungere la struttura, sui luoghi alternativi in cui dormire, su quanto si renderà necessario far conoscere.

Corso per ospitaleri volontari ospitaleri a Roma

Per far fronte all’impegno di accogliere i pellegrini durante tutto il Giubileo ed i restanti mesi lo Spedale della Provvidenza di Roma organizza per il 19 e 20 marzo 2016 il consueto corso per ospitaleri volontari, rivolto a chi si riconosce nel  proposto modello di accoglienza Cristiana dei pellegrini.

Il corso 2016 si svolgerà sabato 19 e domenica 20 marzo presso lo Spedale della Provvidenza (Via Genovesi 11/b Roma) secondo il seguente programma:

Sabato 19 marzo
ore 09:00 – accoglienza e registrazione
ore 09:30 – primo intervento “Il senso cristiano del servizio di accoglienza”
A seguire lavori di gruppo
ore 13:00 – pranzo Comunitario
ore 15:00 – secondo intervento “Il rapporto dell’ospitalero coi pellegrini”
ore 19:15 – Vespri
ore 20:00 – cena comunitaria

Domenica 20 marzo
ore 09:00 S.Messa
ore 10:00 sessione sulla gestione logistica dello Spedale
ore 13:00 pranzo comunitario
Consegna attestati e Saluti.

Per chi viene da fuori Roma è possibile pernottare nei dormitori dello Spedale (fino ad esaurimento posti).

Il corso è GRATUITO (compresi i pasti ed il pernotto)

Per info e iscrizioni mandare una email a simone@pellegriniaroma.it

Maggior informazioni sul sito del Capitolo Romano della Confraternita di San Jacopo di Compostella

 

XIV Incontro compostellano in Liguria

XIV  INCONTRO COMPOSTELLANO IN LIGURIA

Genova, 27 e 28 febbraio 2016

Collegio “Emiliani” – Nervi

PROGRAMMA

Sabato 27 febbraio 2016

Ore 09.00      Pellegrinaggio a piedi all’Oratorio di San Rocco

 

Ore 10.30      Saluto di padre Andrea Marongiu, Rettore del Collegio
Da Rocamadour a Montserrat: il cammino della Madre – Maria Ligalupo e Giovanni Battistini
L’inverno è passato, la pioggia è cessata. Alzati amica mia. E vieni.  Adolphe Retté
Memoria di un cammino a Lourdes attraverso la campagna francese – Vittorio Lanteri Laura
Effelrich, cappella di via, come sentinella sulla strada – Monica D’Atti e Franco Cinti

Ore 13.00       Pranzo

Ore 14.30      Nel cuore cristiano devastato della Sira, dove si parla e si prega in aramaico. La mia tappa a Maalula, in cammino verso Gerusalemme – Pierluigi Ronzani
Il cielo è qui: una visita alla Sagrada Familia – Sandro Chierici
Da Sarzana a Roma, da padre a Padre: tra due origini, verso il Destino – Alessandro Turano
«Cos’è l’uomo, perché te ne curi?». Appunti di antropologia (pellegrina) – don Paolo Asolan

Ore 18.00      Santo Rosario e Confessioni

Ore 18.30      Riunione del Capitolo Ligure Ore 20.00      Cena

Domenica 28 febbraio 2016

Ore 09.00      La misericordia, una giustizia che ricrea (l’Eucatastrofe, parte II) – Davide Gandini:
Le parabole della misericordia nel Vangelo di Luca, spiegate da Sant’Ambrogio – don Matteo Zoppi

Ore 11.30       Santa Messa – Consegna della Credenziale ai pellegrini in partenza nella primavera 201

 

Confraternita di San Jacopo di Compostella – Capitolo Ligure

E-MAIL: santiago@unipg.it; davidegandini@ilporticodellagloria.it

 

clicca per scaricare la scheda di adesione e di prenotazione alberghiera

i pellegrini scrivono, fotografano, e …

Il cammino in bici di Nello, Vito e Cinzia raccontato da Nello nell’accurato sito che ha realizzato:  http://n3llotosantiago.simplesite.com/

La prima testimonianza diretta della Ruta de la Lana è quella di Giancarlo, su quel cammino nel 2015.

Le foto scattate da Amedeo sul cammino percorso fra settembre e ottobre 2015, messe insieme in un gradevole filmato. Questo il link:http://www.thecricket.it/provo/AASC2015.mp4.

Il diario di Maria Baggi sulla Senda Litoral e sulla Variante Espiritual del Cammino Portoghese

 

Quattro cammini in uno: la proposta di Giovanni

Quattro cammini in uno: di che si tratta?

Cominciamo con il cammino che da Madrid porta a Sahagun, sul Camino Francés.

Seguiamo questo cammino fino a Ponferrada.

Qui prendiamo il Camino de invierno, una variante del Camino Francés che evita il passo del Cebreiro passando a quote più basse: utile quindi in inverno quando è facile avere problemi di percorribilità causa la neve.

L’ultimo tratto dirotta sul Camino Sanabrés / Via de la Plata per visitare il bellissimo monasteiro de Oseira.

Questa è la proposta di Giovanni (giovanniconzadori@alice.it), una relazione che ha intitolato “A Santiago attraverso el Camino de Madrid e de Invierno con la variante de Oseira“.

Attenzione alle cimici

 

Negli ultimi anni è sempre maggiore la presenza di cimici (chinche/es in spagnolo) negli albergues per i pellegrini.   Le cimici non rappresentano, salvo rarissimi casi, un serio pericolo per la salute ma certamente possono creare molti fastidi.chinche1

Pur senza creare allarmismo vorrei dare qualche informazione e qualche consiglio per prevenire il manifestarsi del problema e, nel caso, per affrontarlo correttamente.   Per la scrittura di queste pagine ho utilizzando un testo redatto dagli hospitaleros voluntarios.

CENNI GENERALI

  • Le cimici da letto si nutrono di sangue umano e animale. Colpiscono principalmente le zone prive di peli iniettando prima saliva che serve sia da anestetico che da anticoagulante e poi succhiando il sangue della vittima. Le cimici non sono mezzo di trasmissione di agenti patogeni (virus, batteri, funghi, ecc.) né iniettano nella pelle veleni: non sono portatrici di malattie. Nel 50% dei casi – una volta che si estingue l’effetto anestetico della saliva dell’insetto (4 ore ca.) – può insorgere una eruzione cutanea pruriginosa. E’ importante non grattare lechinche2 punture, perché potrebbero infettarsi. In un ridotto numero di casi, si sono notate reazioni allergiche più importanti curabili con antistaminici, lenitivi di punture d’insetti o, in casi estremi, pomate cortisoniche.
  • Le cimici si riproducono con uova minuscole di 1 mm di diametro che si schiudono nel giro di una decina di giorni. Le giovani larve compiono un ciclo di muta in 5 stadi dando vita così a tre generazioni nel giro di un anno. La dimensione degli adulti si aggira sui 5 mm, hanno forma piatta e sono di colore bruno-rossastro specialmente dopo il “pasto”. Si nutrono ogni 5-10 giorni. Si sviluppano più rapidamente con temperature tra i 20 e i 30° C, ma sono in grado di sopravvivere per oltre 6 mesi senza nutrirsi. Possono rimanere inattive e sopravvivere a temperature sotto lo zero per lunghi periodi. Quindi ignorare i segni della loro presenza non farà che incrementarne l’infestazione.
  • Le cimici da letto non volano ma sono in grado di coprire distanze giornaliere di 30 metri. Individuano la presenza degli umani attraverso il calore, l’umidità e l’anidride carbonica emessi dai rispettivi corpi. Salgono lungo le pareti o sui soffitti per lasciarsi cadere dall’alto su coloro che stanno dormendo.
  • Agiscono per lo più nell’oscurità, preferibilmente attorno alle 4 della mattina, quando gli umani sono nella fase più profonda del sonno. Tuttavia possono entrare in azione anche di giorno e nascondersi nelle cuciture degli abiti, degli zaini e dei sacchi a pelo e venire  così trasportati all’albergue successivo.
  • Segni di presenza delle cimici sono dati dalle punture che possono manifestarsi dopo alcune ore o alcuni giorni a seconda della reazione della persona colpita; sono facilmente riconoscibili perché si presentano solitamente in fila per tre (colazione, pranzo e cena!). Mentre si nutrono espellono materia fecale sottoforma di granellini neri simili al pepe. Le cimici vivono nelle vicinanze dei letti (sotto i materassi, nei telai dei letti) nelle prese di corrente, nelle fessure nei muri o dei pavimenti o dietro la carta da parati. In presenza di un’infestazione da cimici, a volte è facile notare un odore di lampone marcio.

PREVENZIONE

Evitiamo di lasciare zaino e vestiti in luoghi particolarmente sporchi.

Evitiamo di sdraiarci direttamente su materassi e cuscini: adoperiamo lenzuola di tessuto non tessuto (sempre più spesso si trovano negli albergues) e il sacco a pelo o sacco lenzuolo.

Quando occupiamo il nostro posto letto diamo un’occhiata in giro: pavimenti, piedi del letto, muri adiacenti e magari esaminiamo attentamente il materasso e il cuscino.

Se vediamo qualcosa che non va o qualcosa di sospetto avvertiamo l’hospitalero.

IN CASO DI CONTAGIO

Come già prima accennato le punture delle cimici appaiono come piccole bollicine rossastre, spesso disposte in file e  accompagnate da forte prurito.

Se ci accorgiamo di avere le cimici o se ne abbiamo il sospetto, avvertiamo l’hospitalero: attenzione, è molto importante, per se stessi ma soprattutto per gli altri pellegrini.   Se lo teniamo nascosto, diventiamo noi stessi diffusori delle cimici!!!!

Evitiamo di grattarci per non produrre lesioni alla pelle che potrebbero divenire fonte di infezione.

Puliamo la zona della puntura con acqua e sapone. Applichiamo eventualmente  una pomata o crema calmante (guardiamo nella cassetta dei farmaci dell’albergue  o meglio ancora chiediamo in farmacia). Se il prurito è particolarmente forte e le punture molto numerose dobbiamo recarci dal medico.

Con l’aiuto dell’hospitalero (ripeto in continuazione che l’hospitalero deve essere coinvolto!!) dobbiamo disfarci di cimici, larve e uova – tutti visibili a un accurato esame degli abiti, zaini, sacchi a pelo, ecc., Portiamo quindi zaino, indumenti, sacco a pelo all’aperto, in una zona pulita; esaminiamo accuratamente ogni capo rivoltandolo, soprattutto lungo le cuciture.

Il calore è la modalità migliore per trattare capi e articoli sospetti. Dovremo quindi lavare e asciugare tutti gli indumenti sospetti, lo zaino e il sacco a pelo a temperature superiori ai 50°C per un tempo non inferiore ai 7 minuti.    Molto utile è porre successivamente il tutto in un sacco di plastica nero lasciandolo esposto al sole il più a lungo possibile.

COMPITI DELL’HOSPITALERO

Se l’hospitalero è a conoscenza della presenza di cimici dovrà assumere tutte le iniziative del caso:

  • controllare l’eventuale presenza di escrementi – sotto forma di granellini neri – di uova, gusci vuoti delle pupe, insetti adulti.
  • controllare sedie, poltrone imbottite, divani; controllare lungo e sotto i bordi di moquette e tappeti, crepe nelle modanature del legno e negli spigoli tra la parete e il soffitto.
  • pulire utilizzando spazzole rigide, se possibile aspirapolveri potenti o meglio ancora vaporelle.
  • rivestire le gambe dei letti con nastro bi-adesivo, o spalmare della vaselina attorno alle gambe dei letti: questo impedirà alle cimici di salire sul letto.
  • applicare idonei prodotti nelle zone infestate

ma nella quasi totalità dei casi l’albergue sarà sottoposto ad un processo di disinfestazione mediante fumigazione con la inevitabile chiusura della struttura per alcuni giorni.

CONSIDERAZIONI FINALI

Il fenomeno delle cimici da letto risulta più arduo da controllare durante la stagione estiva per l’incremento del numero dei pellegrini e l’aumento delle temperature che ne accelerano la riproduzione.  Inoltre una pulizia carente o poco efficace concorre a incrementare il fenomeno trasformando l’albergue in una “fabbrica” di cimici cui ogni giorno si aggiungono quelle trasportate dai pellegrini.

Accade spesso che, specie durane la stagione estiva, alcuni albergues del cammino debbano essere sottoposti a disinfestazione.   Questa pratica è indispensabile ma purtroppo non è definitiva perché una struttura risanata può essere nuovamente ripopolata di cimici ad opera dei pellegrini stessi che ogni giorno vengono ospitati: i pellegrini sono al tempo stesso vittima delle punture delle cimici e diffusori della loro presenza.

E’ quindi indispensabile che i pellegrini siano informati dell’esistenza del problema e delle iniziative da assumere.   Molto poco utili – oltre che inefficaci e controproducenti – sono invece gli allarmi che vengono diffusi, generalmente tramite i forum e i social networks, per avvertire della presenza di cimici in una particolare struttura: quando l’allarme arriva è probabile che il problema sia già stato risolto e che invece si sia manifestato in un’altra struttura.

Ricordiamo infine di fare attenzione a non utilizzare impropriamente prodotti chimici per la disinfestazione: questo potrebbe costituire un rischio per la salute superiore a quello provocato dalle cimici.

LE ZECCHE

Molto più pericolose perché portatrici di infezioni sono le zecche che però si prendono più difficilmente perché non stanno negli ambienti chiusi ma all’aperto.

Occorre semplicemente evitare di sdraiarsi senza protezioni sull’erba, specialmente in zone dove passano animali al pascolo. Evitare anche di passare dove l’erba è alta. Se la zecca ci ha punto e si è attaccata alla nostra pelle ci appare come un sacchettino scuro. Occorre necessariamente recarsi dal medico che la estrarrà con pinze adeguate disinfettando la ferita ed eventualmente prescrivendoci antibiotici.

PER APPROFONDIMENTI

https://it.wikipedia.org/wiki/Cimicidae

https://www.youtube.com/watch?v=tNC6SCQZ6zE