Pontida (Bergamo)
Parrocchia della diocesi di Bergamo. L’Abbazia di Pontida, altrimenti nota anche come Monastero di San Giacomo Maggiore, è un complesso monastico benedettino fondato da Alberto da Prezzate nell’XI secolo.  Divenuto priorato cluniacense venne consacrata sotto il titolo di San Giacomo apostolo maggiore il 6 aprile 1095.
Questa Basilica è un vero gioiello da scoprire.   La statua di San Giacomo si vede da lontano perché è posta sulla vetta del campanile.
Altre informazioni su:
http://it.wikipedia.org/wiki/Abbazia_di_Pontida
http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/1500367/
http://www.duepassinelmistero.com/monastero_cluniacense_di_san_gia.htm
(segnalazioni di Sandro: fado52@virgilio.it e Paolo paolo.sala2006@alice.it)

Somendenna, Comune di Zogno (Bergamo)
Il patrono è San Giacomo; la chiesa parrocchiale è dedicata a lui.   Maggiori informazioni su http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/1500236/
(segnalazione di Pierangelo)

Maspiano, Comune di Sale Marasino (Brescia)
Chiesa dedicata a San Giacomo Maggiore. La pala dell’altare maggiore ne rappresenta il martirio avvenuto per decapitazione su ordine di Erode Agrippa nel 42 d.C.
(segnalazione di Silvia silviapellegrina@alice.it)

Gargnano (Brescia)
La chiesa di San Giacomo di Calino consiste in una cappella romanica di notevole interesse artistico con affreschi del sec. XIV.
L’altare è dedicato a S. Giacomo Maggiore e la statua lignea, datata 1501, è a tutt’oggi conservata.
Le due finestrelle quadrate, fatte aprire da S. Carlo Borromeo in occasione della sua visita, risalgono, come l’attuale porta, al sec. XVI.
(segnalazione di silviapellegrina@alice.it)

Passo del Mortirolo, Comune di Monno (Brescia)
Questa piccola chiesetta si trova  ad una altezza di mt. 1.710. E’ stata edificata nel 1819 sui resti di un luogo di culto dove si radunavano i viandanti nel quattordicesimo secolo per pregare l’Apostolo. E’ stata consacrata nel 1822 ed è di proprietà privata.  Per pura coincidenza abbiamo potuto vederne l’interno. Ha una sola navata ed un altare ligneo. La pala originaria rappresentante il maritirio di San Giacomo è stata trafugata nel 1990 ed è stata sostituita da un’opera del pittore Teodoro  Antonioli.  Vedi foto
(segnalazione di Claudia claudiagotti@tin.it)

Ospitaletto (Brescia) 
Chiesa parrocchiale di San Giacomo Maggiore. Edificata a partire dal 1687 e consacrata nel 1720, è dedicata a san Giacomo apostolo, al quale era dedicata in precedenza l’ospizio per i viaggiatori e la precedente parrocchiale.   La fabbrica è di stile tardo cinquecentesco con un vano unico e volta a botte comprendente navata e presbiterio. La facciata è adornata di statue di stile calegaresco. L’interno presenta sette altari: alcuni in stile barocco, altri in stile neoclassico. La pala dell’altare maggiore raffigura il Martirio di san Giacomo ed è opera di Antonio Paglia. È presente una Pietà del Romanino, secondo Mazza (1986) pala originaria della precedente parrocchiale, la quale è incastonata all’interno di una tela più grande ad opera di Antonio Gandino e dedicata alla Resurrezione di Cristo. Un’altra tela, infine, raffigura i santi Fermo e Rustico, opera di Andrea Celesti. Il Paglia ha infine dipinto la Natività di un altare laterale

Brescia
1. Nella zona est della città, verso Milano sulle sponde del fiume Mella, appena fuori da quella che era la cinta muraria della città medioevale, si trova da circa 1000 anni l’Hospitale di San Giacomo di Galizia al Mella per l’accoglienza dei pellegrini che dalla Francia erano diretti a Roma e in senso inverso per quelli che si dirigevano verso Santiago. All’inizio del’200 era gestito dall’ordine degli Umiliati a cui subentrarono nel XIV secolo gli Antoniani (famosi per la cura dell’herpes che oggi chiamiamo “fuoco di S. Antonio”) aiutati da alcune famiglie di laici che offrivano i loro beni e la loro opera caritativa. Dopo il periodo medioevale lentamente andò in decadenza fino alla soppressione napoleonica del 1810. Alla fine dell’ottocento diventò
di proprietà privata. Oggi del complesso assistenziale medioevale rimane solo la chiesa dell XI secolo ben visibile per la lucentezza del marmo di Botticino che la riveste.
Una neonata associazione, “Brescia in Cammino” si occuperà di trovare i fondi per la ristrutturazione.
Tra i promotori della rinascita vi è la Confraternita di S. Giacomo che tutti conosciamo.
Sabato 26 giugno alle 19, dopo 200 anni la chiesa è stata riaperta.  E’ stata celebrata una messa durante la quale 12 pellegrini in partenza hanno ricevuto la rituale benedizione ed investitura con consegna di bisaccia e bordone.  Vedi foto    Per saperne di più:
http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Giacomo_al_Mella
http://www.parrsangiacomo.it/wordpress/storia-2/storia
(segnalazione di Ermanno ermanno57@libero.it)
2. La chiesa di San Giacomo è una chiesa sconsacrata di Brescia, situata invia San Faustino, immediatamente a sud della chiesa dei Santi Faustino e Giovita. Fondata nel XVI probabilmente come tappa per i pellegrini diretti a Santiago di Compostela, nei secoli successivi ha assolto la funzione di battistero della chiesa dei Santi Faustino e Giovita. Chiusa al culto nel 1797, è stata recuperata nel 1997 assieme al monastero attiguo ed è ora utilizzata come spazio polivalente per la parrocchia.

Bellagio (Como)
Basilica di S.Giacomo con un mosaico del suo martirio.
(segnalazione di Domenico domenico.savastano@fastwebnet.it)

Livo, comune di Dosso del Liro (Como)
Chiesa di San Giacomo – Vecchia parrocchiale barocca documentata per la prima volta nel 1297 e ricostruita nel 1446. Si trova poco oltre l’abitato vicino al cimitero. L’antica chiesa dal campanile slanciato conserva, nel suo interno ogivale, molti affreschi del 1500 restaurati nel 1953, dedicati alla “Madonna con Bambino” e a vari santi, molti ex voto e una vetrata cinquecentesca.
Nuova Parrocchiale di S.Giacomo – Chiesa barocca, venne eretta nel XVII secolo come nuova parrocchiale del paese, realizzata in pietra a vista si inserisce armoniosamente tra le vecchie case del paese.  All’interno conserva numerosi altari barocchi e una pala d’altare del palermitano Pietro Novelli, con “Santa Rosalia”, devozione tipica degli emigranti rientrati in paese dalla Sicilia. L’altare maggiore in marmi policromi è datato 1734.

Airuno (Lecco)
Nel Santuario della Madonna Addolorata (o della Rocchetta) c’è una tela raffigurante S.Giacomo.
(segnalazione di Domenico domenico.savastano@fastwebnet.it)

Zibido San Giacomo (Milano)
Chiesa di San Giacomo.  Antica Chiesa con fondamenta romaniche e presenza di tombe ipogee. Notevole il cinquecentesco coro ligneo con 20 stalli, restaurato nel 2014, gli affreschi della cappella di San Giacomo e l’affresco della Madonna col Bambino (1537).  Sul sagrato (fino al 1950 all’interno) c’è un sarcofago in serizzo contenente un tempo il corpo di un notabile e monete cinquecentesche dell’epoca di Carlo V.  La leggenda locale vuole che all’interno fosse custodito il corpo di San Giacomo, che Sant’Eustorgio trasportò da Gerusalemme a Santiago de Compostela. Accanto si erge la colonna in memoria della scampata peste del 1630. All’interno sono presenti antiche lastre tombali e sulla parete del campanile, in sacrestia, si trova il più antico affresco della Chiesa, raffigurante un santo con aureola. Di pregevole fattura è la Pietà del 1577 a destra dell’altar maggiore, con paliotto in scagliola di marmo.
La leggenda narra che, transitando l’Arcivescovo di Milano S. Eustorgio nel 512 nei pressi di Zibido, depose il corpo di S. Giacorno Apostolo. Per l”occasione venne costruito un santuario attorno al quale, per l”arrivo di pellegrini, si aggiunse un gruppo di case. La storia comunque ritiene molto antico il tempio, forse di epoca paleocristiana almeno in quanto a fondazione, fu chiesa sussidiaria di Zibido, più antica, che apparteneva alla pieve di Decimo. In questa chiesa si inserì la leggenda della sepoltura del corpo di S. Giacomo Apostolo, ma non si sa bene come.

Casale Staffora, frazione di S.Margherita di Staffora (Pavia)
La storica via del sale lombarda portava da Varzi (PV) a Sori (GE) in tre giornate attraverso l’Appennino.    Dall’abitato di Casale passava l’antica strada e proprio qui, tra questi boschi, sorgeva un convento dedicato a S. Giacomo, di cui non restano che poche pietre sepolte dal bosco. Nella chiesa di Casale, però, sono ancora conservate una campanella d’argento e un trittico del 1585, raffigurante la Beata Vergine, S. Lorenzo e S. Giacomo.

Belgioioso (Pavia)
Oratorio di S.Giacomo della Cerreta. Edificio di singolare pregio artistico, che risulta strettamente legato alle vicende del pellegrinaggio romeo e giacobeo.
Accurate indicazioni in proposito si possono vedere al sito http://www.asim.it/belgioioso/cerreta/ori.html.
Come essenziale bibliografia si può ricordare H. Balducci, L’oratorio di S.Giacomo della Cerreta presso Belgioioso di Pavia, Pavia, 1932 (a cui i siti sopraricordati attingono).
Una curiosità, riferita dal Balducci (pag.7, nota 19): “a Pavia e dintorni vi doveva essere una particolare venerazione di S.Giacomo, non solo come Apostolo e come insigne Protettore dei pellegrini, ma anche perché Pavia possedeva un braccio del Santo. Ciò risulta dalla lettera del XVI Iulij 1455 di Francesco Sforza che autorizza il Castellano (di Pavia) Matteo Bolognino de Attendolo a trasportare il giorno della Festa di S. Giacomo, il braccio dell’Apostolo, dalla Cappella del Castello alla chiesa di S. Giacomo della Vernavola (Bollettino Storico Pavese, I – Pavia – Fusi 1893 – Don P. Moiraghi, pagg. 186 e segg.)”.
(segnalazione di Mario pampanin@unipv.it)

Monterocco, frazione di Cassolnovo (Pavia)
La chiesa della Beata Vergine di Monterocco è più nota col nome di chiesa di San Giacomo. È assai semplice ed è dotata di un portico a due campate, che la immerge con gradualità nella suggestiva vegetazione del luogo. L’origine di questo piccolo tempio è legata allo scioglimento di un voto, pronunciato da un generale spagnolo nella prima metà del secolo XVI, quando in Lomellina imperversavano i combattimenti tra spagnoli e francesi. Inoltre, in questo luogo, nel 1580, anche Luigi Gonzaga (1568-1591) si soffermò a ringraziare la Madonna. Si dice che ella sia intervenuta per salvarlo dall’annegamento nelle acque del Ticino.

Roncaglia di Civo (Sondrio)
Chiesa prepositurale di san Giacomo, eretta nel 1654 e consacrata nel 1674.

Gerenzano (Varese)
La chiesetta di San Giacomo si trova all’incrocio tra via Boccherini e via San Giacomo. La facciata ed il lato nord della chiesa sono oramai circondate dalle case. Solo il lato est (il prato dietro alla chiesa) e’ rimasto libero dall’abbraccio soffocante delle nuove costruzioni, e speriamo per sempre.    Il complesso di San Giacomo (chiesa e monastero) e’ nato in mezzo alla campagna per volere della famiglia Borroni (come il Soccorso per volere della famiglia Crivelli) ed e’ rimasto isolato dal resto del paese fino a non piu’ di 40 anni fa quando bisognava fare un bel pezzo di campagna prima di arrivare alla cascina.